- Dicembre 22, 2023
Il rischio caduta in piano e la scivolosità dei pavimenti sono due fattori che non devono mai essere sottovalutati in fase di progettazione, di realizzazione e durante tutto il ciclo di vita di una pavimentazione.
Le cadute sono tra le principali cause di infortunio nei luoghi di lavoro, nelle attività domestiche e nel tempo libero.
La scivolosità è una caratteristica tecnica della pavimentazione da non sottovalutare, questo per qualsiasi tipologia di materiale utilizzato come rivestimento di superfici orizzontali e oblique soggette a calpestio. Fondamentale è scegliere con attenzione la pavimentazione secondo la destinazione d’uso finale, effettuare una corretta pulizia e manutenzione della superficie di calpestio e progettare il percorso in funzione di una accessibilità sicura.
Come si quantifica la scivolosità?
Molto utilizzato, anche se non costituisce norma in Italia, è il metodo della rampa inclinata secondo la normativa tedesca DIN 51130.
Il metodo di misurazione in oggetto nasce in riferimento ai luoghi di lavoro dove il rischio di scivolamento è elevato a causa della presenza sulla pavimentazione di residui di grasso, olii, avanzi alimentari o altro. Si tratta comunque di un metodo ampiamente impiegato a livello mondiale in qualsiasi tipologia di locale pubblico o privato.
Il Metodo della rampa inclinata può così essere descritto:
Quindi maggiore è il gruppo di scivolosità R, maggiore è la resistenza allo scivolamento e conseguentemente maggiore è l’angolo di accettazione medio totale.
Il metodo della rampa inclinata per misurare la scivolosità della pavimentazione è previsto anche dalla norma DIN 51097. La normativa DIN 51097 stabilisce i metodi di misurazione della scivolosità dei pavimenti per quegli ambienti umidi, come ad esempio gli spogliatoi, le piscine e i piani doccia, dove l’elemento scivolante sulla pavimentazione è costituito dall’acqua. Il metodo viene eseguito alla stessa maniera della DIN 51130 con l'unica differenza che l’operatore testa la pavimentazione a piedi nudi e la superficie soggetta a test viene bagnata con acqua saponata.
Riferimenti normativi:
I metodi sopra descritti vengono ripresi anche nelle seguenti norme: